Oggi siamo in compagnia di Antonella, la proprietaria dell’Agriturismo A3Passi di Ancona, ospite del nostro spazio Aprire un agriturismo.
Iniziamo con lo svelarvi una piccola curiosità. Se vi state domandando il motivo per cui questo agriturismo si chiama così è molto semplice: soggiornando nelle sue camere raggiungerete i posti più importanti dell’azienda con soli… 3 passi. Dalla piscina al ristorante, passando per la bottega dove acquistare oli premiati, fino all’orto. Originale, vero? E con qualche passo in più si arriva ad Ancona, alle spiagge di Palombina e a quelle del Conero.
Ma ora lasciamo la parola ad Antonella che non vede l’ora di raccontarci come aprire un agriturismo nelle Marche, su come ha trasformato un vecchio capannone per gli attrezzi in uno splendido agriturismo, di come si gestisce un terreno vasto come il suo, dell’enorme pazienza (senza dimenticare un pizzico di fortuna) che ci vuole nell’intraprendere un’esperienza simile e delle piccole difficoltà incontrate.
A3Passi è un agriturismo marchigiano completamente immerso tra gli ulivi. Quando è nato?
È stato inaugurato a giugno del 2013. Ma il progetto agrituristico era già iniziato nel 2009 con l’apertura del nostro ristorante aziendale, La Tavola del Carmine.
Ci racconti cosa ti ha spinto ad aprire un agriturismo?
L’idea è nata dal tempo che abbiamo dedicato alla coltura dell’uliveto. Gli investimenti che hanno profondamente riformato l’azienda agraria di famiglia sono stati tutti incentrati intorno all’olivo e all’olio. Dai primi anni ‘80 sono stati impiantati 11.000 ulivi e nel 2001 è stato costruito un moderno frantoio.
Per qualche anno siamo andati in giro per il mondo partecipando a fiere di settore a far conoscere il nostro olio. Ben presto ci siamo accorti che pur riuscendo a produrre un olio di altissima qualità, eravamo incappati in un prodotto molto difficile, trascurato, incompreso e… difficilissimo da vendere!
Da qui abbiamo sentito l’esigenza di trovare un modo diverso di proporre e di far conoscere il nostro olio. Per prima cosa abbiamo pensato che fosse indispensabile farlo assaggiare ma ancor di più ci sarebbe piaciuto far vivere l’esperienza del fare l’olio. Così abbiamo aperto le porte della nostra azienda, prima con il progetto del ristorante e poi con l’agriturismo. Abbiamo lavorato perché i nostri ospiti, una volta arrivati in azienda, potessero ritrovarsi immersi nel nostro mondo e non potessero che innamorarsi perdutamente del nostro ottimo olio.
Il nome del tuo agriturismo ci piace tanto ed è per questo che vogliamo chiederti: qual è stato il primo dei 3 passi che hai compiuto verso l’apertura?
Ci siamo informati e rimboccati le maniche. Nelle Marche è possibile aprire un agriturismo solamente recuperando strutture già esistenti. Nella nostra azienda non avevamo un vecchio casale, avevamo solo un vecchio capannone per gli attrezzi, ma abbiamo fatto un bel lavoro ed abbiamo progettato un agriturismo un po’ diverso: molto moderno e funzionale con 7 camere e una piscina.
La parte meno divertente è stata l’iter burocratico per ottenere i permessi e le autorizzazioni: spesso siamo stati tentati di abbandonare l’avventura tanto sembravano assurdi gli ostacoli che abbiamo dovuto affrontare.
E i due passi successivi?
Abbiamo cercato e trovato il coraggio: rischiando di perdere un’intera stagione estiva per i ritardi e le lungaggini amministrative finalmente abbiamo aperto. I primi ospiti ci hanno regalato subito grandi emozioni: senza nessuna esperienza come gestori di struttura agrituristica abbiamo ospitato l’intero equipaggio di una barca che partecipava ai mondiali di vela che si svolgevano ad Ancona.
Certo ci vuole anche un po’ di fortuna (l’ultimo passo): in questo modo A3Passi era al completo dal primo giorno! Ci siamo molto divertiti ed è stato un’esperienza molto importante per imparare il nostro nuovo mestiere.
Possono esserci delle difficoltà quando si decide di aprire un agriturismo?
Tante! Parlando della mia esperienza sono state davvero tante!
Abbiamo dovuto imparare un mestiere che non conoscevamo. La complessità maggiore è sicuramente riuscire ad offrire un buon servizio ad ospiti che a volte possono essere anche molto, forse troppo, esigenti. Spesso penso che ci sia una gran confusione sul vero significato di agriturismo: il nostro compito è quello di far capire ai nostri ospiti cosa significa una vacanza in agriturismo.
Il consiglio per chi vuole aprire un agriturismo?
Avere tanta pazienza!
Cosa significa oggi avere un agriturismo?
Nella legge regionale c’è scritto:
L’agriturismo può definirsi un’attività turistica a tutti gli effetti, benché si caratterizzi per la necessaria posizione di connessione e complementarietà rispetto ad un’attività agricola tradizionale.
Questo è lo spirito dell’agriturismo: gli agricoltori raccontano il proprio lavoro, trasmettendo i valori della cultura agricola italiana.
E ora raccontaci qualcosa sulla tua azienda…
L’Azienda del Carmine si trova nelle Marche ad Ancona e negli anni si è profondamente trasformata passando da azienda agricola tradizionale ad una dinamica realtà imprenditoriale.
L’Azienda del Carmine è fatta così: c’è l’ulivo e l’olio con i suoi 26 ettari di Uliveto irrigato, un frantoio aziendale, un punto vendita aziendale con vendita diretta e degustazione degli oli; c’è l’orto, l’allevamento e la produzione di energia con 5 ettari di Orto dedicati alla vendita in azienda, 1 ettaro dedicato all’allevamento di animali da cortile, 15 ettari di coltivazioni tradizionali, 2 impianti fotovoltaici con i quali produciamo 800.000 Kwh di energia elettrica.
Da una proprietà di famiglia già da diverse generazioni è nata negli anni 80 la nuova Azienda del Carmine, profondamente rivoluzionata dalle idee di Antonio Roversi. La progettazione dell’oliveto e poi l’installazione del frantoio sono stati i primi passi. I risultati sono stati incoraggianti, l’olio è stato riconosciuto come uno tra i migliori del mondo in numerose occasioni. È seguita la rivoluzione energetica con un impianto fotovoltaico di 2240 pannelli per una produzione di 500.000 kwh/anno: un intero ettaro dedicato alla produzione di energia pulita.
Gli ultimi progetti riguardano l’accoglienza e il territorio: La Tavola Del Carmine, il nostro ristorante aziendale; A3Passi – Agriturismo tra gli Ulivi con 7 camere e una piscina; l’Orto del Carmine e i suoi 4 ettari dedicati alle colture orticole vendute direttamente in azienda e protagoniste nella cucina de La Tavola insieme all’Olio del Carmine.
I nostri ospiti possono visitare il frantoio, vedere la raccolta e la lavorazione, degustare una cucina semplice ma di alto livello, con a base l’Olio Del Carmine e tutti i prodotti aziendali. Uno chef giovane e di talento, Diego Falcetta, che condivide con l’azienda l’entusiasmo per questo prodotto, è il creatore dei menù proposti che cambiano con il passare delle stagioni per offrire sempre i prodotti dell’azienda.
Come si gestisce un terreno vasto come il vostro?
Anche questo tema è oggetto di grande riflessione. I cambiamenti sono veloci e noi dobbiamo cercare di rimanere al passo. Ci avvaliamo di bravi agronomi che ci consigliano e ci indirizzano nei lavori delle diverse colture. Per questo abbiamo un agronomo specializzato in olivicoltura e produzione olearia ed una giovane agronoma molto competente nelle coltura orticole.
Anche per il nostro piccolo allevamento abbiamo cercato di raccogliere consigli ed esperienza da chi ne ha più di noi.
Il segreto è sempre quello di saper raccogliere i consigli, essere sempre curiosi.
La cosa di cui il tuo agriturismo può vantarsi?
In assoluto: essere un agriturismo al 100%. Ma ci sono anche due progetti che abbiamo a cuore e che ci caratterizzano: Longevità Attiva e i Centri Estivi dedicati ai ragazzi. Entrambi sono organizzati con grande attenzione e cercano di trasmettere importanti valori: longevità attiva accoglie gli anziani a braccia aperte, permettendogli di lavorare l’orto e godersi le belle giornate all’aria aperta, mentre i centri estivi vedono la partecipazione dei giovani ospiti che si divertono con giochi all’aria aperta e tanti laboratori volti a far scoprire la natura e i suoi frutti.
Come riuscite ad avvicinare al vostro mondo gli ospiti che vengono a trovarvi?
Abbiamo ospiti da tutto il mondo. Lavoriamo tanto con i social network, Facebook e Instagram soprattutto. Agriturismo.it ci offre una visibilità incredibile.
Riusciamo ad avere clientela abituale italiana ed estera sia per le vacanza estive sia per viaggi di lavoro. Probabilmente dovremmo essere più efficaci nel riuscire a comunicare le nostre scelte agli ospiti, spesso gli impegni dovuti a tutte le nostre attività ci distraggono dal nostro “racconto”.
Se dovessi fermarti a pensare al tuo lavoro, qual è la cosa più bella di ciò che fai?
Avere ospiti che arrivano da tutto il mondo e che rimangono affascinati dalla nostra Italia, dalle Marche, da Ancona e dalla nostra azienda. Pensare di poter contribuire, con il mio lavoro, a costruire una buona immagine della nostra terra.
Sempre in riferimento al tuo lavoro esiste un aspetto meno positivo?
Dover confrontarsi con ospiti prepotenti e maleducati. Il messaggio il cliente ha sempre ragione a volte è frainteso!