Per moltissimi agri-turisti il 2023 sarà l’anno in cui tornare a viaggiare. E ciò che si prospetta non sarà un semplice ritorno alle abitudini pre-pandemia, ma un nuovo modo di concepire, organizzare e vivere le proprie vacanze, ricco di opportunità da cogliere per i nostri gestori e per tutti coloro che operano nel settore turistico.
Noi di Agriturismo.it abbiamo cercato di cogliere le tendenze principali che caratterizzeranno l’anno appena iniziato, tramite l’analisi delle ricerche e delle prenotazioni sul nostro portale e grazie a un’indagine che ha coinvolto oltre 3.000 appassionati di agriturismo iscritti alla nostra newsletter.
Voglia di viaggiare
Nonostante il clima di incertezza internazionale che ci ha accompagnati negli ultimi tempi, gli agri-turisti non intendono rinunciare a viaggiare e lo hanno confermato nelle risposte al nostro sondaggio.
Il 72% dei turisti italiani ha dichiarato che, nel 2023, ha in programma di viaggiare tanto quanto lo scorso anno o addirittura di più. E gli stranieri non sono da meno, anzi. Analizzando le risposte dei turisti esteri, il numero di coloro che intende viaggiare quanto lo scorso anno, se non di più, oscilla tra il 76% dei francesi e l’83% degli anglofoni e dei germanofoni.
Inoltre, il 44% degli italiani e il 66% degli stranieri sta già pensando alla meta delle proprie vacanze e sta cercando attivamente un alloggio.
Troviamo un’ulteriore conferma di questo interesse analizzando le prenotazioni e le richieste di prenotazione per il 2023 ricevute negli ultimi mesi su Agriturismo.it: rispetto allo scorso anno, sono state il 73% in più.
Aumenta l’impatto del turismo straniero
Sempre più turisti stranieri stanno scoprendo il mondo dell’agriturismo e considerando questa soluzione per le loro vacanze in Italia. Vediamo qualche dato:
- Nel 2019, anno di riferimento del pre-pandemia, le ricerche da turisti stranieri su Agriturismo.it erano state il 25% del totale.
- Nel 2021, con il graduale allentamento delle restrizioni sugli spostamenti, le ricerche da turisti stranieri sul portale hanno iniziato immediatamente a crescere, attestandosi al 27% del totale.
- Nel 2022, l’impatto delle ricerche dall’estero è stato ancora più grande, schizzando al 37% del totale.
E questo interesse dei turisti stranieri per la destinazione Italia e per l’agriturismo non si è limitato alla fase di ricerca, ma si è riflesso anche nel numero di prenotazioni e richieste di prenotazione.
Nel 2021, infatti, le prenotazioni da stranieri su Agriturismo.it erano state il 30% del totale. Nel 2022 sono state il 42% del totale.
Cosa accadrà nel 2023? In base ai dati raccolti con il nostro sondaggio, possiamo dire che solo il 27% degli stranieri intende rimanere nel proprio Paese per le vacanze e solo il 14% ha intenzione di intraprendere un viaggio intercontinentale.
Il 52% dei turisti stranieri ha in programma di viaggiare in una destinazione europea, e la destinazione Italia interessa al 75% di coloro che hanno risposto al sondaggio di Agriturismo.it.
Da questi dati emerge in maniera chiara che la domanda estera è sempre più rilevante per il turismo italiano e non può essere trascurata. Al contrario, per chi gestisce un agriturismo (e non solo) è importante imparare a conoscere le abitudini di viaggio dei turisti stranieri per muoversi con strategia nella promozione della propria struttura (leggi qui gli approfondimenti sui turisti tedeschi, francesi e olandesi).
Vedremo più volte, nel corso di questo articolo, come la presenza di turisti stranieri sia preziosa per chi opera nel settore, perché contribuisce ad alimentare trend positivi come le presenze “fuori stagione”, l’anticipo sempre crescente delle prenotazioni, e la spesa sempre maggiore che viene affrontata per un soggiorno in agriturismo.
La stagione che si allunga
Nel corso del 2022, abbiamo osservato che i periodi di soggiorno richiesti dai turisti su Agriturismo.it si sono distribuiti nei vari mesi dell’anno in modo più omogeneo rispetto a quanto avvenuto del 2021.
Nel grafico che segue, basato sulle richieste e prenotazioni effettuate su Agriturismo.it, possiamo osservare un 2021 molto focalizzato sui soggiorni estivi e un 2022 in cui sono aumentate le presenze fuori dall’alta stagione. Questo vale per gli italiani, che hanno approfittato delle vacanze pasquali ad aprile e hanno poi iniziato a muoversi già a giugno, ma soprattutto per gli stranieri, con tantissime presenze nella stagione primaverile, senza perdere per questo l’interesse per l’estate e l’autunno.
Secondo quanto dichiarato dai turisti nel nostro sondaggio, questo trend continuerà anche nel 2023, generando una stagione che si allunga e che vede i turisti soggiornare anche al di fuori dell’alta stagione.
Prenotazioni effettuate con largo anticipo
Un altro trend che si è consolidato nel corso del 2022 e che continua a crescere è quello dell’anticipo delle prenotazioni. Vediamo, quindi, aumentare il numero di giorni che intercorrono tra la data in cui viene effettuata una prenotazione o una richiesta e la data del check-in.
Nel 2022, i turisti italiani hanno prenotato le loro vacanze su Agriturismo.it con, in media, 36 giorni di anticipo. L’anno precedente la media era di 28 giorni, quindi l’anticipo è cresciuto del 29%.
In merito agli stranieri, già sappiamo che per attitudine e questioni organizzative tendono a prenotare con un anticipo maggiore rispetto agli italiani (leggi qui i dati relativi ai turisti tedeschi). Per loro, l’anticipo medio di prenotazione del 2021 era di 39 giorni, mentre nel 2022 hanno prenotato i loro soggiorni su Agriturismo.it con 68 giorni di anticipo.
Nel giro di un anno l’anticipo medio sulle prenotazioni è aumentato dunque del 74%.
Naturalmente non mancano i turisti che, per svariati motivi, optano per una soluzione last minute, ma questo trend non va assolutamente ignorato e invita chi lavora nel settore a ragionare in un’ottica diversa rispetto al passato. Perché se il turista parte in anticipo a prenotare, allora sarà strategico farsi trovare pronti, con il giusto anticipo, a ricevere prenotazioni.
Questa riflessione diventa ancora più importante se consideriamo che le prenotazioni effettuate con maggiore anticipo sono tendenzialmente quelle per soggiorni più lunghi (e quindi di maggior valore).
Infatti, se consideriamo esclusivamente le prenotazioni effettuate su Agriturismo.it con un numero di giorni di anticipo superiori alla media, osserviamo che la durata del soggiorno cresce del 37%.
L’aumento della spesa per i soggiorni
Rispetto al pre-pandemia, abbiamo osservato una crescita davvero significativa della spesa media dei turisti di Agriturismo.it per un soggiorno in agriturismo.
Dai 2019 al 2021, infatti, la spesa media per un soggiorno è salita da 357€ a 516€, e nel 2022 è aumentata ancora per raggiungere 575€ (+11% rispetto all’anno precedente).
Se consideriamo esclusivamente gli italiani, vediamo che la grossa crescita di spesa innescata nel post-covid ha un po’ rallentato nell’ultimo anno, con uno speso medio per notte di 112€ che è rimasto praticamente invariato dal 2021.
Non dobbiamo, tuttavia, dimenticare le riflessioni sulla stagionalità fatte nei precedenti paragrafi di questo articolo. Nel 2022 i turisti hanno viaggiato molto più spesso al di fuori dell’alta stagione estiva, scegliendo volentieri vacanze in primavera o in autunno.
Questi periodi, oltre ad essere storicamente più economici (in termini di prezzo per notte), sono anche quelli in cui molti turisti optano per weekend, weekend lunghi, soggiorni “mordi e fuggi“. Questi fenomeni, assolutamente positivi perché permettono di ospitare turisti anche in momenti diversi dall’estate, abbassano inevitabilmente la media annuale della spesa per soggiorno.
Sembra così che nulla sia cambiato rispetto al 2021, ma in realtà, se andiamo a confrontare le singole stagioni, scopriamo che invece un aumento di spesa, seppur lieve, c’è stato.
Nel periodo estivo, siamo passati da 484 a 493€ per soggiorno. Nel periodo primaverile e autunnale, siamo passati da 273 a 282€ per soggiorno.
Passiamo ora agli stranieri, che già nel 2019 si caratterizzavano per una spesa maggiore rispetto ai nostri connazionali.
Per una notte in agriturismo nel 2022, gli stranieri hanno speso mediamente il 15% in più degli italiani. E se aggiungiamo le informazioni che abbiamo visto poco fa sulla durata mediamente più lunga dei soggiorni degli stranieri, non ci stupisce che lo speso totale per un soggiorno di chi viene dall’estero sia più del doppio dello speso totale dei nostri connazionali.
Inoltre, la spesa media degli stranieri per i loro soggiorni in agriturismo non solo è cresciuta rispetto al pre-pandemia, ma ha continuato a crescere, come possiamo osservare nel grafico qui di seguito.
Gli elementi su cui i turisti sono più inclini a risparmiare
Riprendendo l’introduzione a questo articolo: nonostante le incertezze, i turisti non vogliono rinunciare a viaggiare. E il trend che abbiamo osservato nel paragrafo precedente ci lascia ben sperare per la loro capacità di spesa nel 2023.
Inoltre, molti di quelli che negli ultimi anni hanno preferito limitare i viaggi a causa delle restrizioni, hanno risparmiato e sembrano desiderosi di concedersi qualche piccolo lusso organizzando vacanze in cui vivere nuove stimolanti esperienze.
Naturalmente ci sono stati anche turisti che ci hanno detto che, quest’anno, saranno più attenti al budget per le loro vacanze. Tuttavia, questa non è necessariamente una cattiva notizia per i nostri gestori, anzi!
Ad esempio molti italiani, proprio per contenere le spese, preferiranno rimanere in Italia e viaggiare fuori stagione (al contrario degli stranieri che si sono dimostrati propensi a visitare il nostro Paese).
In relazione a questo tema del risparmio, abbiamo chiesto ai turisti su quali elementi delle loro vacanze sarebbero più inclini a risparmiare.
Vediamo le risposte degli italiani:
- La durata del viaggio. I turisti che abbiamo intervistato, tendenzialmente, non sono dell’idea di rinunciare alle loro vacanze per risparmiare, semmai sono disposti ad accorciarle un po’. Abbiamo però visto nel precedente capitolo che la tendenza degli ultimi anni è quella di fare soggiorni sempre più lunghi. I nostri gestori, quindi, potrebbero trovarsi di fronte ad esigenze molto diversificate nelle prenotazioni dei prossimi mesi. È bene cercare, nei limiti del possibile, di essere flessibili in modo da riuscire ad intercettare il maggior numero possibile di turisti.
- L’alloggio. Meno stanze di lusso e più spazio a un’accoglienza semplice e familiare.
- Cibo e bevande. Magari rinunciando alla cena raffinata al ristorante per scegliere una cucina casalinga tradizionale, ma anche scegliendo di soggiornare in una struttura che offre anche la possibilità di consumare in loco alcuni, se non tutti, i pasti.
Rispetto agli italiani, gli stranieri sono più propensi a risparmiare sulle esperienze. Questo significa che, ad esempio, preferirebbero un tour a piedi a un tour guidato, o magari qualche attività da svolgere direttamente in struttura inclusa nel pacchetto del soggiorno, anziché rivolgersi ad organizzatori esterni.
Altra differenza rispetto agli italiani è che gli stranieri non sembrano assolutamente intenzionati a risparmiare sul cibo. La scoperta della cucina locale è parte integrante della loro esperienza di viaggio.
Le attività preferite in vacanza
Vediamo ora a quali attività desiderano prendere parte, durante le loro prossime vacanze, i turisti di Agriturismo.it Per gli italiani troviamo, in ordine di preferenza, le attività: Culturali (come visite a città e musei), Enogastronomiche (come degustazioni di vino e cibi locali), Naturalistiche (quindi escursioni al mare, in montagna, al lago) e infine Rilassanti (lettura, SPA, o semplicemente il “dolce far nulla”).
Interessante come, rispetto ai risultati dell’indagine dello scorso anno, scenda in classifica il puro relax e salga l’interesse per l’enogastronomia.
Le preferenze degli stranieri sono del tutto simili a quelle dei nostri connazionali, se non per il fatto che le esperienze enogastronomiche scavalcano quelle culturali e si posizionano al primo posto.
I fattori più rilevanti nella scelta di un alloggio
Nel sondaggio, abbiamo infine chiesto ai nostri agri-turisti quali sono i fattori più importanti che valutano quando prenotano un alloggio.
Il primo elemento che osserviamo è che, rispetto al passato, risale in classifica l’attenzione al prezzo, importante per il 66% degli italiani e per il 53% degli stranieri.
Lo scorso anno, questa voce si collocava al quinto posto nella classifica degli italiani (importante per il 42% degli intervistati) e all’ottavo posto nella classifica degli stranieri (importante per il 30% degli intervistati).
Si intende qui una maggiore attenzione al rapporto qualità/prezzo e una maggiore propensione a valutare offerte sotto forma di pacchetti (ad esempio con un’esperienza inclusa nel soggiorno).
Al secondo posto, importante per il 51% degli italiani e per il 57% degli stranieri, troviamo la posizione: ovvero la vicinanza della struttura a luoghi di interesse.
Al terzo posto per gli italiani troviamo la pulizia, importante per il 39% dei rispondenti.
Al terzo posto per gli stranieri troviamo invece i servizi extra (parcheggio, servizi per famiglie con bambini, wifi, animali ammessi, eccetera).
4 commenti
Molto interessante testi comprensivi e dalla nostra esperienza notizie veritiere
Tanti saluti lucawest agrichef
Grazie 😊
Ho letto con molto piacere e interesse il Vostro sondaggio/studio e credo che ci abbiate dato spunti e dati interessanti su cui riflettere.
Concordo con il trend positivo di crescita dei clienti stranieri e dell’interesse in loro dell’Italia, dei suoi paesaggi e del suo agroalimentare.
Se lavoriamo tutti bene, con proposte sempre nuove e personalizzate non possiamo che crescere.
Grazie della condivisione e buon lavoro a tutti
Ciao Marco, siamo contenti che il nostro articolo sia stato utile. Grazie e buon lavoro! 😊